giovedì 22 maggio 2014

Elezioni al Parlamento Europeo:è un imbroglio?


La scorsa settimana a "la Gabbia" Paolo Barnard, giornalista ed opinionista, ha detto che le elezioni europee sono  "una delle più grandi farse che si possono fare in una democrazia" e sono anche "un sovvertimento dell'ordine repubblicano del nostro Paese". 

Tutto questo per vari motivi:

1) Il Parlamento Europeo NON può fare leggi;

2) La Commissione Europea NON ELETTA fa le leggi(le fa,le propone, vengono votate dal Consiglio dei Ministri);

3) Il Parlamento eletto deve ARRANCARE per criticare le leggi della Commissione NON ELETTA. NON può bocciarle (infatti per contestare le leggi della Commissione Europea il Parlamento deve avere la maggioranza qualificata del Consiglio dei Ministri o la maggioranza assoluta dei parlamentari ma se la commissione rifiuta la contestazione del Parlamento esso deve trovare l'unanimità del Consiglio dei Ministri per avere una ragione ma se la Commissione non è d'accordo ha comunque l'ultima parola e rigetta le contestazioni del Parlamento Europeo);

4) Ci sono 26.560 leggi UE più potenti degli Stati:il Parlamento è impotente(solo la Commissione lepuò modificare e il Parlamento non le può modificare neppure con la totale unanimità dei voti);

5) Ci sono 4.112 Accordi che vincolano cittadini e aziende:il Parlamento è impotente;

6) Ci sono 10.337 Verdetti della Corte Europea che vincolano leggi e Costituzioni nazionali:il Parlamento è impotente(solo la Corte Europea di Giustizia di Lussemburgo li può modificare con altri verdetti o attraverso nuovi trattati)

7) Ci sono 44.838 Standard che sopprimono gli Standard nazionali:il Parlamento è impotente( ad esempio il Patto di Salute,di Ambiente ecc. li può modificare solo la Commissione a maggioranza oppure la maggioranza qualificata degli Stati mentre il Parlamento non può modificare nemmeno con la totalità dei suoi voti);

8) In totale ci sono più di 80.000 leggi UE vincolanti su cui il voto dell'elettore europeo non conta nulla.

L`Europa vive oggi l`assurdo paradosso di avere una Commissione Europea potentissima, che governa tutto e tutti, con le sue “direttive sovranazionali”, ma che nessun cittadino europeo elegge; ed ha invece un Parlamento Europeo che e` eletto dai cittadini, ma che non può emanare delle leggi realmente vincolanti (sembra assurdo, ma è così).
Quindi ha senso votare per le elezioni europee?

Ansia da esame:cause e rimedi


ansiaMaggio,Giugno e Luglio sono i tre mesi piu importanti per coloro che devono fare l'esame di Stato oppureper coloro che frequentano l'università.
La preoccupazione é tanta così come l’ansia e può capitare a volte di incappare in momenti difficili compreso la situazione di “scena muta“.
Una situazione del genere è capitata anche a me e ovviamente ci si interroga del perchè di questo blocco psicologico,si cerca una spiegazione che a volte sembra non esserci ma poi spulciando qua e la ho trovato sui vari siti internet delle risposte interessanti al problema che riporterò qui sotto per non far incappare i lettori di questo articolo in situazioni del genere.Come si suol dire:meglio prevenire che curare.Il soggetto con ansia d’esame, anche se possiede le capacità per fronteggiare la situazione, mostra una tendenza ad ignorarle;e chi soffre di ansia da esame manifesta una serie di pensieri negativi e catastrofici i quali provocano la autoconvinzione di non essere in grado di superare la prova, di fare una figuraccia davanti agli altri, al proprio partner e ai propri genitori
Egli fa dipendere la sua autostima da un riconoscimento esterno, in questo caso un voto. Ossessionato dal risultato, lo studente ansioso, immagina che una cattiva performance possa fargli perdere la stima e l’approvazione delle persone per lui importanti. Chi soffre d’ansia d’esame sente che, durante l’esame, non viene valutata solo la sua preparazione scolastica, ma anche la sua intelligenza e le sue capacità personali. La rigidità di questa posizione viene costantemente alimentata da una serie di idee irrazionalI.
L’ansia da esame compare prima degli esami, generalmente durante la loro preparazione, producendo oltre ai processi cognitivi sopra descritti sintomi quali insonnia, nervosismo, irritabilità, difficoltà di concentrazione, vuoti di memoria, preoccupazioni ossessive sull’esameUn soggetto che soffre di una forte ansia da esame può farsi prendere dal panico e fare scena muta durante un’interrogazione o non riuscire a ricordare assolutamente nulla durante una prova scritta, e questo indipendentemente da quanto egli sia preparato e dalle valutazioni precedentemente ottenute. Tale reazione alla situazione di esame può colpire chiunque, anche gli studenti più coscienziosi e preparati; spesso sono proprio loro quelli che si fanno prendere dal panico al momento dell’esame a causa del timore di non essere in grado di mantenere il livello di prestazione fino a quel momento ottenuto.
L’ansia da esame può essere curatacon buoni risultati.
.In questi casi, le “tentate soluzioni” messe in atto, ovvero ciò che in genere si fa per superare il problema, si presentano in due momenti differenti:
Prima di un esame
Studiare alla “perfezione” credendo che ciò contribuisca a un’ottima performance, cosa che produce la sensazione di non sentirsi mai abbastanza preparati e quindi un blocco;
Evitare di presentarsi alla prova o rimandare ad libitum;
Cercare di scacciare o cancellare i pensieri negativi rispetto all’andamento della prova;
In alcuni casi l’utilizzo di rituali od oggetti portafortuna;
Farsi accompagnare da un parente;
Durante l’esame
cercare di controllare le proprie reazioni emotive che produce la perdita del controllo;
Ragionando in ottica strategica, risulta indispensabile andare ad individuare queste “tentate soluzioni” ridondanti al fine di intervenire per rompere il circolo vizioso che mantiene il problema. Ciò sarà possibile grazie all’utilizzo di tecniche che permetteranno di affrontare le proprie paure, facendo in modo che queste da debolezza, si trasformino in coraggio.
Di seguito alcune strategie utili per arrivare all’esame con la giusta dose di ansia:
Prima dell’esame: Programmare un piano di studi, stendere un’agenda dividendo la materia in piccole parti, inserendole nelle diverse giornate a disposizione, calcolandosi anche i possibili giorni per il ripasso.
Studiare con un collega, aiuta da un lato a trovare qualcuno con cui avere un confronto su ciò che si è fatto fino a quel punto e su come lo si è fatto e dall’altro a ridurre lo stress grazie alla condivisione.
Concedersi delle pause per staccare
Evitare di mettere il proprio fisico troppo sotto sforzo, alcol e serate a tutta birra non hanno mai fatto bene ala concentrazione.
Provare a domandarsi spesso, verrò valutato per quello che sono o piuttosto per la conoscenza della materia
Durante l’esame:
dichiarare la propria paura (fin da subito) se l’ansia è molto forte, prima che questa prevalga, aiuterà ad alleggerire lo stato di tensione e contribuirà a migliorare la performance;
esporre lentamente i contenuti, aiuta a prendersi più tempo per pensare.

martedì 13 maggio 2014

Tagli che (non) vengono dall'alto

"La ricchezza assomiglia all'acqua di mare: quanto più se ne beve, tanto più si ha sete"
disse il filosofo Schopenhauer qualche secolo fa ma forse potremmo dire lo stesso anche noi per la situazione in cui versa il nostro Paese.
Ma andiamo con calma.
Dall'avvento di Monti nel 2011 si parla spesso di SPENDING REVIEW. Ma cosa significa SPENDING REVIEW? La SPENDING REVIEW (revisione della spesa pubblica) è un processo che serve a migliorare l'efficienza e l'efficacia dello Stato nella gestione della spesa pubblica.
Purtroppo però negli ultimi anni il vero significato di questa parola è stato distorto comportando tagli lineari che hanno fatto abbassare gli stipendi dei dipendenti pubblici ma soprattutto hanno abbassato la qualità dei servizi.
Oltre al buon Monti ci ha provato anche Letta (con scarsi risultati) e ora ci sta provando Renzi.
Una delle novità varate dall'attuale Consiglio dei Ministri nell’ambito del DEF (documento di economia e finanza dove vengono messe per iscritto tutte le politiche economiche e finanziarie)riguarda il tetto agli stipendi dei dirigenti pubblici . Questi,infatti, non potranno guadagnare più del Presidente della Repubblica, ovvero 239.181 euro lordi all’anno.
Lo stesso Presidente della Repubblica che non si comporta da buon padre di famiglia ma come un re che può decidere le sorti del suo impero da un momento all'altro e infatti proprio per questo abbiamo assistito alla caduta del governo Berlusconi e all'arrivo di Monti,Letta e Renzi tutti eletti non dal popolo ma dal Presidente.Probabilmente ha sbagliato epoca non considerando che quei tempi sono passati già da un pezzo.
 La domanda che a molti sorge spontanea è:perché il Presidente della Repubblica non inizia a dare il buon esempio tagliandosi lo stipendio?Perché invece di ridurlo è stato aumentato?
Il problema è a monte e non a valle perché se non è lo stesso Presidente a dare il buon esempio perché dovrebbero farlo gli altri?
La SPENDING REVIEW deve prevedere dei tagli netti ai super stipendi partendo dal Presidente e continuando con il resto ma soltanto questo non basta.
Bisogna fare dei tagli al personale inefficiente e premiare chi raggiunge elevati obiettivi
Reperire risorse non è facile,lo abbiamo visto dalla vendita delle auto blu che hanno portato nelle casse dello Stato soltanto 350 mila euro.
Il simbolo delle gravose inefficienze nella macchina statale,però,sono le società partecipate(Una società partecipata è una società nella quale una quota di capitale sociale è di proprietà di un ente pubblico) che in ogni regione hanno generato dei buchi di bilancio mostruosi e che non si riescono a colmare.
Partendo da questo si può iniziare a costruire qualcosa per il futuro e che non sia solo un programma annuale ma un programma a lungo termine.